L'esilio

I miraggi coloniali

Dopo il fallimento della conferenza di Evian, i paesi occidentali, il Comitato di Evian e le organizzazioni ebraiche tentano tra l'altro di trovare delle zone d'accoglienza nei loro territori coloniali (Tanganica e Guyana per gli inglesi, Madagascar e Nuova Caledonia per i francesi). Il Comitato di Evian si rivolge anche ai paesi sudamericani. Il presidente Roosevelt interviene presso l'Angola portoghese. Mentre le commissioni non finiscono di studiare questi fascicoli, lo scoppio della guerra pone fine a tutte queste speculazioni.


Shanghai

Fino all'ottobre 1939, Shanghai era l'unica terra d'asilo a non limitare l'immigrazione. 14.000 rifugiati, per la maggior parte provenienti dalla Germania, vi si stabilirono prima della guerra. Il loro numero raggiunge i 17.000 nel 1941 e comprende una grande maggioranza di ebrei.
Aiutato dalla piccola comunità ebraica di Shanghai e l'American Jewish Joint Distribution Committee, la vita si organizza all'interno di cinque campi profughi. Un certo numero di questi nuovi arrivati riesce a creare imprese e commerci in stile europeo. Una vita religiosa, culturale e politica che include una stampa di lingua tedesca, una radio e produzioni teatrali vede presto la luce. Nel febbraio 1943, l'evoluzione della guerra nel Pacifico sconvolge la sorte di questi rifugiati che sono tutti internati in un ghetto dalla potenza d'occupazione giapponese. Alla fine della guerra, sono rimpatriati in Europa, mentre molti di loro decidono di stabilirsi in Palestina.


I bambini della Guette

Dopo le violenze della «Notte di Cristallo», un gruppo di bambini - affidati dalle loro famiglie ad un comitato presieduto dalla baronessa Germaine de Rothschild - riesce a lasciare la Germania nazista nel marzo-aprile 1939.
Questi cento e trenta bambini dai nove ai quattordici anni, originari di Vienna, Berlino e del Palatinato sono ospitati al Castello di La Guette a Villeneuve-Saint-Denis, in Seine-et-Marne, proprietà dei Rothschild.
Con l'inizio della guerra, la squadra di educatori si disintegra e i più anziani tra i bambini sono distribuiti in internati della regione. La vittoria militare tedesca costringe i cento bambini rimasti al castello a rifugiarsi a La Bourboule, vicino a Clermont-Ferrand, in un hotel affittato dai Rothschild. Alla fine del 1941, confrontata a numerose difficoltà, l'opera di La Guette viene sciolta e integrata nell'OSE (Œuvre de Secours aux Enfants). Germaine e Edouard de Rothschild riescono a far emigrare alcuni bambini negli Stati Uniti. Nel 1942 l'OSE tentò di collocare i bambini in scuole private o professionali. Alcuni vengono portati in Svizzera da una rete creata dall'OSE e da Georges Garel, ma alcuni bambini sono respinti in Francia dai doganieri svizzeri mentre le retate si moltiplicano nella zona sud. Dei 130 bambini, 10 sono stati arrestati e deportati dalla Francia. Di questi, solo uno è sopravvissuto.


Le Saint-Louis

Il 13 maggio 1939, ad Amburgo, 937 passeggeri di cui 931 emigrati, si imbarcano per Cuba a bordo del Saint-Louis. La Hamburg-Amerika-Linie, proprietaria della nave, aveva fornito loro certificati di sbarco che essa stessa aveva acquistato da intermediari del direttore generale dei servizi cubani dell'immigrazione. All'alba del 27 maggio, il Saint-Louis attracca nel porto dell'Avana, ma ai passeggeri viene impedito di sbarcare perché il loro visto è stato venduto in modo fraudolento dal direttore delle dogane cubane. Solo 29 passeggeri sbarcheranno all'Avana.
Nonostante gli interventi di l'American Jewish Joint Distribution Committee e dell'incaricato d'affari tedesco di stanza a Cuba, la nave è costretta a mettere la rotta verso Amburgo, il 2 giugno.
Il capitano del Saint-Louis si sofferma però al largo delle coste della Florida, sperando di poter sbarcare 743 passeggeri, sui 907 restanti a bordo, che avevano già fatto domande di visti per gli Stati Uniti. Ma il governo di Washington si rifiuta di lasciarli entrare con la scusa che ogni candidato deve aspettare pazientemente il suo turno. La nave è circondata dalle navi della guardia costiera e deve continuare il suo viaggio.
A metà giugno il Saint-Louis si dirige verso l'Europa e raggiunge Anversa il 17 giugno. American Jewish Joint Distribution Committee che garantisce l'assistenza finanziaria ai passeggeri, riesce a far entrare questi rifugiati in diversi paesi, 181 nei Paesi Bassi, 214 in Belgio, 224 in Francia e 288 nel Regno Unito.

Projets de colonies juives. The Institute of Jewish Affairs. Vol.1  n�4. New-York, Etats-Unis, Novembre 1941

Progetti di colonie ebraiche. The Institute of Jewish Affairs. Vol.1 n 4. New-York, USA, novembre 1941
Collezione: M morial de la Shoah/CDJC.

Etudiants juifs dans une rue de Shanghai. Shanghai, Chine, 1941.

Studenti ebrei in una strada di Shanghai. Shanghai, Cina, 1941.
Cr detto fotografico: M morial de la Shoah/CDJC.

La destruction du magasin de mon oncle apr�s le 10 novembre 1938. Dessin r�alis� par l'un des enfants du Ch�teau de la Guette.

La distruzione del negozio di mio zio dopo il 10 novembre 1938. Disegno r alis da uno dei bambini del Castello della Guette. Francia, 1939.
Collezione: M morial de la Shoah/CDJC/fonds La Guette.

Le Saint-Louis, en mer, transporte des r�fugi�s juifs allemands vers Cuba. 1939.

Il Saint-Louis, in mare, trasporta re ebrei tedeschi verso Cuba. 1939.
Cr detto fotografico: M morial de la Shoah/CDJC.