Rwanda

Intorno alla mostra

Da più di 10 anni, il Memoriale della Shoah si impegna nell'insegnamento della storia dei tre genocidi del XX secoloe secolo. Nel 2014, nell'ambito della ventesima commemorazione del genocidio dei Tutsi in Ruanda, il Memoriale della Shoah dedica diverse manifestazioni a questo importante evento della fine del XXe secolo.

Pubblicazione

Libretto della mostra Ruanda 1994: il genocidio dei Tutsi, Memoriale della Shoah, 2014. 10 €.



proiezione - domenica 18 maggio 2014 > 11h

Uccideteli tutti! Ruanda, storia di un genocidio «senza importanza» di Raphaël Glucksmann e David Hazan
[Francia, documentario, 97 mn, Dum Dum Films, 2004]

Aprile 1994, il Ruanda cade nell'orrore. Per tre mesi, l'esercito hutu, aiutato da miliziani e civili, massacra quasi un milione di Tutsi. 10 anni dopo, attraverso le interviste di attori chiave di questa tragedia, le testimonianze dei sopravvissuti e una messa in prospettiva storica, questo documentario investigativo si interroga sul fallimento della Comunità internazionale nel preservare la pace.

In presenza di Raphaël Glucksmann e David Hazan, registi e Michel Hazanavicius, produttore (con riserva).
> Ingresso libero su prenotazione

proiezione - domenica 18 maggio 2014 > 14h

Kigali, immagini contro un massacro di Jean-Christophe Klotz
[Francia, documentario, 94 mn, Sophie Dulac Distribution, 2006]

Kigali, capitale del Ruanda, viene consegnata nel maggio 1994 alle milizie estremiste hutu e all'esercito ruandese. L'autore, all'epoca reportercameraman, viene colpito con un proiettile nell'anca durante l'attacco a una parrocchia dove si trovano un centinaio di rifugiati. Dieci anni dopo, ritorna sulla scena per rintracciare gli eventuali sopravvissuti e i suoi effimeri «compagni di strada». Questo film propone una riflessione sul trattamento sia mediatico che politico di questi eventi.

In presenza di Jean-Christophe Klotz, regista, Marcel Kabanda, storico, presidente di Ibuka-France, e Yves Ternon, dottore in storia presso l'Università di Parigi 4.

> Ingresso libero su prenotazione

proiezione - domenica 18 maggio 2014 > 17h30

Qualche giorno in aprile (Sometimes in April) di Raoul Peck
[Stati Uniti, Francia, fiction, 140 mn, Velvet Film, 2005]

Attraverso il destino di due fratelli con scelte opposte, Honoré Butera, animatore alla Radio Télévision Libre des Mille Collines, e Augustin Muganza, impegnato nell'esercito ruandese e sposato con una Tutsi, il dramma viene evocato nella sua realtà quotidiana e nella sua complessità. Tra passato e presente, questo film rivela gli atteggiamenti e le circostanze che hanno portato il paese sulla strada dell'intolleranza, della violenza e degli omicidi di massa.

In presenza di Raoul Peck, regista.

> Ingresso libero su prenotazione

proiezione - giovedì 22 maggio 2014 > 18h30

7 giorni a Kigali da Mehdi Ba e Jérémy Frey
[Francia, documentario, 52 mn, Ladybirds Films, 2014, con la partecipazione di France Télévisions]

Mercoledì 6 aprile 1994, poco prima delle 20:30, il Falcon 50 del presidente Juvénal Habyarimana viene colpito da un missile mentre inizia la sua discesa sull'aeroporto di Kigali. Non appena la capitale ruandese è in fiamme, inizia lo sterminio dei Tutsi del Ruanda. Sono agricoltori, insegnanti, umanitari, diplomatici, giornalisti, militari, miliziani... Sono ruandesi, belgi, francesi, svizzeri, senegalesi... Ognuno si trova a Kigali mercoledì 6 aprile 1994, poco prima delle 20:30.

Alla presenza dei registi Mehdi Ba e Jérémy Frey.

> Ingresso libero su prenotazione

proiezione - giovedì 22 maggio 2014 > 20h

Homeland di Jacqueline Kalimunda
[Francia, documentario, 90 mn, Émile Furieux Productions/ Simba Productions, 2006, vostf]

Homeland è il viaggio di una donna che interroga la sua terra, il suo popolo e la storia attraverso due generazioni, per cercare di cogliere il genocidio, la nozione di differenza etnica e la ricorrenza della violenza. Arricchito da numerosi archivi inediti, questo documentario dà un posto centrale alle testimonianze.

In presenza di Jacqueline Kalimunda, regista.

> Ingresso libero su prenotazione

proiezione - giovedì 5 giugno 2014 > 18h30

Ruanda, un grido di un silenzio inaudito di Anne Lainé
[Francia, documentario, 52 mn, Palindromes & Little Bear Productions, 2003]

Questo documentario fa udire un grido che ha avuto come eco solo il silenzio inaudito della comunità internazionale. Realizzato 9 anni dopo il genocidio dei Tutsi, testimonia la difficile ricostruzione psichica dei sopravvissuti. Dà voce a sopravvissuti, medici psichiatri e membri di associazioni di aiuto. Queste testimonianze, titubanti e pudiche, intervallate da lunghi silenzi, dicono più sul genocidio del Ruanda di grandi discorsi o ondate di immagini atroci.

In presenza diAnne Lainé, regista, Marie-Odile Godard, professore associato, Università di Amiens, e Solange Icyitegetse, salvata e intervenuta nel film.

> Ingresso libero su prenotazione

proiezione - giovedì 5 giugno 2014 > 20h

Il mio vicino, l'assassino di Anne Aghion
[Francia, USA, documentario, 90 mn, Gacaca Productions, 2008]

Dopo il genocidio dei Tutsi, nel 2001 il governo ha istituito i Gacaca, tribunali popolari all'aperto destinati a favorire la riconciliazione. Da un lato, decine di migliaia di assassini sono incitati a confessare i loro crimini per poter tornare a casa, dall'altro, i loro ex vicini tutsi, sopravvissuti traumatizzati, sono invitati a perdonarli. Anne Aghion ha filmato per dieci anni la comunità di un piccolo borgo rurale, e tracciato l'impatto di questi Gacaca sui sopravvissuti e i criminali.

In presenza diAnne Aghion, regista (con riserva), Nadia Ben Rachid, montaggio del film e Hélène Dumas, dottore in storia, EHESS. Guidata da Valérie Nivelon, giornalista, Il Cammino del Mondo RFI, e Marcel Kabanda, storico, presidente d'Ibuka- Francia.

> Ingresso libero su prenotazione

convegno - domenica 25 maggio 2014 > ore 9

Ruanda: aprile 1994. I grandi testimoni
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> Ingresso libero su prenotazione

testimonianze - domenica 1er giugno 2014 > 9.30

La parola dei sopravvissuti
La parola dei sopravvissuti, lungo il doloroso cammino del racconto della memoria, fa il collegamento tra la ricerca del sapere, l'omaggio alle vittime e al coraggio dei sopravvissuti. Introduzione Alain Ngirinshuti, sopravvissuto, vicepresidente diIbuka-France. Interviste Leiny Munyakazi, sopravvissuta, Delphine Gapundu, sopravvissuta.
Animati da Marie-Odile Godard, psicoanalista.
Seguito della proiezione di Itangaza L'arte di ricostruirsi di Michèle Muller
[Francia, documentario, 35 mn, Giraf Prod, Ruanda futuro, 2013]

Nel 1994, il genocidio perpetrato contro i Tutsi ha provocato quasi un milione di morti in Ruanda. 125 vedove sopravvissute e i loro figli vivono in un complesso residenziale, in una zona periferica della capitale. Per accompagnarli in un processo di ricostruzione di sé, laONG Rwanda futuro ha creato la Casa di quartiere. Itangaza che in kinyarwanda significa «il miracolo, la meraviglia», ripercorre le tappe di questo percorso.

In presenza di Michèle Muller, regista.

> Ingresso libero su prenotazione

testimonianze - domenica 1er giugno 2014 > ore 14.30

La parola dei sopravvissuti
La parola dei sopravvissuti, lungo il doloroso cammino del racconto della memoria, fa il collegamento tra la ricerca del sapere, l'omaggio alle vittime e al coraggio dei sopravvissuti.

ColloquiPierre Claver Kayitare, sopravvissuta, Yvonne Mutimura-Galinier, sopravvissuta.
Animati da Nathalie Zajde, professore associato presso l'Università di Parigi 8 - Centre Georges Devereux.

ColloquiElise Rida Musomandera, sopravvissuta, autrice di Il libro di Elise.
Vent'anni dopo il genocidio contro i Tutsi in Ruanda, una sopravvissuta testimonia (ed. Les Belles Lettres), 2014, Franck Kamali, salvato.

Animati da Amélie Schafer, psicoterapeuta.

> Ingresso libero su prenotazione


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