Edda Maillet, lehaim, alla vita - un film di Claude Bochurberg

domenica 05 luglio 2020domenica 12 luglio 2020

 il Memoriale della Shoah vi invita a vedere

il film «Edda Maillet, lehaim, alla vita»

Edda Maillet, lehaim, vive un film di Claude Bochurberg, francese, documentario.

Sinossi:

Edda Maillet, nata Steinberg nel 1922, sopravvissuta all'Olocausto, Cavaliere delle Arti e delle Lettere, conservatrice onoraria dei Musei di Pontoise, pittrice e incisore, ci ha lasciati poco tempo fa.

Segretaria generale degli «Amici di Giovanna e Otto Freundlich», ha difeso fino alla fine della sua vita la memoria, e la conservazione delle opere magistrali di questo pittore e scultore ebreo tedesco, rifugiatosi in Francia, fu arrestato e deportato il 9 marzo 1943 a Sobibor. Nel 2004, Edda Maillet pubblica con Joel Mettay (Mare Nostrum): «Otto Freundlich et la France, un amour trahi» (Mare Nostrum), restituendo il suo tragico percorso. È in questa occasione che incontra Claude Bochurberg, mentre risiedeva alla Fondazione Rothschild, dove la sua empatia portava molto conforto intorno a lei. «Se sapeste cosa sono felice di vivere!» Lei gli disse quando si incontrarono; lei, i cui genitori e il fratello furono deportati senza ritorno.

Claude Borchurberg vuole capire di cosa parlavano le sue parole. Per quasi un anno, nel 2009, la filmerà nella sua vita quotidiana della Fondazione Rothschild, dove il suo splendore improntato su alti valori umani avrà lasciato una traccia incisiva.

La più piccola cosa, come il volo di un uccello, o di una farfalla, era oggetto a casa sua di una meraviglia sempre fresca. Ricordo i «suoi» alberi e piante, che si era «scelto» nel piccolo parco della Fondazione, che la rendevano felice, solo a contemplarli. Così era Edda. Tutta in gratitudine per la sua felicità di vivere! La sua dedizione a far riconoscere l'opera di Otto Freundlich, per il quale organizzò più di 120 mostre, fu senza pari.

Appassionata dei testi ebraici, che le procuravano una «gioia infinita», Edda, col sorriso sulle labbra, ripeteva all'infinito: «L'Amore che ho della vita. Non so se l'ho scelto. Dall'infanzia mi porta e mi dirige. È all'origine dei miei incontri più belli»» C. Bochurberg.

Nel 2009, realizza: «Edda Maillet, Lehaim, à la vie», prodotto dall'AMIJC, un film testimonia il cammino di questa grande signora, madre di 3 figlie, all'origine di una bella discendenza, che non cessava di diffondere il Bene intorno a sé,

Alcune parole di Claude Bochurberg :

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Edda Maillet, lehaim, alla vita - documentario