Edda Maillet, lehaim, vive un film
Sinossi:
Edda Maillet, nata Steinberg nel 1922, sopravvissuta all'Olocausto, Cavaliere delle Arti e delle Lettere, conservatrice onoraria dei Musei di Pontoise, pittrice e incisore, ci ha lasciati poco tempo fa.
Segretaria
Claude Borchurberg vuole capire di cosa parlavano le sue parole. Per quasi un anno, nel 2009, la filmerà nella sua vita quotidiana della Fondazione Rothschild, dove il suo splendore improntato su alti valori umani avrà lasciato una traccia incisiva.
La più piccola cosa, come il volo di un uccello, o di una farfalla, era oggetto a casa sua di una meraviglia sempre fresca. Ricordo i «suoi» alberi e piante, che si era «scelto» nel piccolo parco della Fondazione, che la rendevano felice, solo a contemplarli. Così era Edda. Tutta in gratitudine per la sua felicità di vivere! La sua dedizione a far riconoscere l'opera di Otto Freundlich, per il quale organizzò più di 120 mostre, fu senza pari.
Appassionata dei testi ebraici, che le procuravano una «gioia infinita», Edda, col sorriso sulle labbra, ripeteva all'infinito: «L'Amore che ho della vita. Non so se l
Nel 2009, realizza: «Edda
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Alcune parole di Claude Bochurberg :
Edda Maillet, lehaim, alla vita - documentario