Questa mostra è stata presentata al Memorial de la Shoah dal 27 gennaio al 20 novembre 2016.
Dopo il disastro. La liberazione dell'Europa e la fine della seconda guerra mondiale sollevano un immenso senso di sollievo, gioia, speranza. Tuttavia, il ritorno a una vita normale sembra appena possibile per gli ebrei d'Europa che sono riusciti a sfuggire alla distruzione generale organizzata dai nazisti e dai loro complici locali. Nonostante tutto, i sopravvissuti aspirano tutti a ritrovare i loro cari, tornare a casa o trovare un rifugio, riprendere un'attività, immaginare di nuovo un futuro. Qui o altrove. L'incertezza e il caos sono ovunque.
In Polonia, la metà dei rifugiati tornati dall'URSS e i pochi sopravvissuti alla Shoah fuggono di nuovo. Nella Germania occupata, più di 250.000 ebrei sono ospitati, come altri, in campi per sfollati, in attesa di un luogo di accoglienza o di una possibilità di emigrare. In Francia, le autorità mettono in atto dei dispositivi di rimpatrio e reinserimento dei deportati «razziali», una minoranza tra tutti gli altri rimpatriati. Sebbene gli ebrei siano stati vittime di una persecuzione specifica, la loro sorte non costituisce che un problema tra gli altri su scala continentale. L'aiuto verrà dunque dalle comunità ebraiche stesse, che riescono a ricostituire una vita religiosa, culturale, politica. Il dopo non è solo un periodo in cui gli ebrei sono stati assistiti, è il momento in cui riprendono in mano il loro destino.
Per gli individui: giovedì 8 e 22 settembre, 13 e 27 ottobre e il 10 novembre 2016 dalle 19:30 alle 21:00.
Gratuito senza prenotazione.
Per i gruppi: su richiesta, prenotazione al 01 53 01 17 26 o reservation.groupes@memorialdelashoah.org
Dopo la Shoah, libretto della mostra, ed. Memoriale della Shoah, 2016.
In vendita presso la libreria del Memoriale della Shoah o sulla
Henry Rousso (CNRS) con Laure Fourtage (Paris 1), Julia Maspero (Paris 1), Constance Pâris de Bollardière (EHESS), Simon Perego (Sciences Po Paris).
Marie-Edith Simonneaux Agostini, assistita da Yasmin Gebhard, Memoriale della Shoah.