L'esposizione sul Genocidio degli Armeni dell'Impero Ottomano è prolungata
fino al 21 Ottobre 2021
Il Memoriale della Shoah ha voluto commemorare il 106o anniversario del genocidio degli armeni, precursore delle violenze e dei crimini di massa del XX secolo, ma che continua ad essere oggetto di una negazione.
Nel contesto propizio della prima guerra mondiale, il regime dittatoriale e ultra-nazionalista del Comitato Unione e Progresso alla testa dell'Impero ottomano ha attuato la distruzione sistematica e pianificata dei suoi cittadini armeni: arresto ed esecuzione dei notabili della capitale e delle grandi città, massacro degli uomini adulti e dei coscritti, deportazione di tutta la popolazione civile verso i deserti della Siria e della Mesopotamia, eliminazione dei sopravvissuti di queste marce della morte nei campi di concentramento. Da aprile 1915 a dicembre 1916, circa 1.200.000 armeni furono assassinati.
Proibiti dal ritorno dalla Repubblica turca guidata da Mustafa Kemal, i sopravvissuti e i loro discendenti formano oggi una diaspora mondiale, principalmente in Russia, negli Stati Uniti, nel Medio Oriente e in Francia.
Commissariato: Claire Mouradian, direttrice di ricerca emerita, CNRS; Raymond Kévorkian, direttore di ricerca emerito, Istituto francese di geopolitica, università Paris 8, e Yves Ternon, storico, presidente del Consiglio scientifico internazionale per lo studio del genocidio degli Armeni.
Coordinamento generale: Caroline François, responsabile delle esposizioni itineranti al Memoriale della Shoah.
Design grafico: EricandMarie.
In collaborazione con:
Ingresso gratuito Drancy Memorial livello -1