Storie inedite del ghetto di Varsavia Nell'ambito della commemorazione del 75o anniversario della rivolta del ghetto di Varsavia
giovedì 19 aprile 2018 alle ore 19:30
In occasione della pubblicazione di Quindici viaggi da Varsavia a Londra di Jasia Reichardt, tradotto dall'inglese da Aude de Saint-Loup, ed. della rivista Conferenza, 2018, con il sostegno della Fondazione per la Memoria dell'Olocausto, I 948 giorni del ghetto di Varsavia di Bruno Halioua, ed. Liana Levi, 2018, e Fuga dal ghetto di Varsavia. Vivere sotto doppia identità di Zofia S. Kubar (nata Rubinsztejn), tradotto dall'inglese da Nathan Weinstock, ed. Le Bord de l'eau, 2018.
Jasia Reichardt ha 6 anni quando scoppia la guerra. È rapidamente separata dai suoi rimasti nel ghetto di Varsavia. 50 anni dopo, legge le lettere di sua madre e sua nonna indirizzate a sua zia, Franciszka Themerson, che seguì il governo polacco in esilio.
Dopo 948 giorni, la storia del ghetto di Varsavia si conclude con lo sterminio degli ultimi resistenti. Basandosi sulle testimonianze scritte durante e dopo il periodo in questione, Bruno Halioua racconta la quotidianità di oltre 380'000 persone. Zofia Rubinsztejn, giovane accademico, sfugge inaspettatamente alla grande deportazione degli ebrei dal ghetto di Varsavia. Trovando rifugio nel «settore ariano», ha potuto sopravvivere grazie all'assistenza e all'amicizia di persone che hanno saputo resistere all'antisemitismo ambiante.

© Liana Levi


In collaborazione con 
Alla presenza degli autori e di Joanna Kubar, figlia di Zofia S. Kubar.
Moderata da Pierre-Emmanuel Dauzat, traduttore e saggista.
Ingresso libero su prenotazione