Adel Abdessemed «Mio figlio»
In occasione dell'80o
Al di là della storicità della fotografia, l'artista fa emergere, attraverso la materialità della scultura, la sua densità quasi viva, la sua delicatezza, la figura commovente e universale dell'infanzia brutalmente condannata, della resa e del terrore. Riattivando questa immagine, in particolare con i suoi disegni che la «decostruiscono», Adel Abdessemed ne riinterroga il significato, controverso, ma anche e soprattutto rende omaggio a questo bambino, offrendogli, dice, «l'immortalità dell'opera d'arte».
Artista francese di origine berbera, Adel Abdessemed si è laureato presso le Belle Arti di Batna (1990) e di Algeri (1994), nonché presso la Scuola nazionale delle Belle Arti di Lione (1998).
Dalla sua prima mostra personale nel 2001, ne sono state dedicate altre: MoMA P.S.1. , New York; San Francisco Art Institute, San Francisco; MIT List Visual Arts Center, Cambridge, MA; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Parasol Unit, Londra; Mathaf: Museum of Modern Art, Doha; Centro de Arte Contemporáneo, MalagaArti, Montreal e Museo d'arte contemporanea, Lione; RockBund Art Museum, Shanghai.
L'artista è stato oggetto di una grande retrospettiva al Centre Pompidou, Parigi nel 2012. È rappresentato anche in numerose collezioni internazionali: Centre Pompidou, Parigi; The Israel Museum, Gerusalemme; Musée d'Art moderne et contemporain, Ginevra; Musée d'Art moderne de la Ville de Paris; Collection Pinault Palazzo Grassi-Punta Della Dogana, Venezia; Moderna Museet, Stoccolma e il Black Gold Museum, Riyadh.
Coordinamento curatoriale:
Con la collaborazione del