Giovedì 20 aprile 2023, il Memoriale della Shoah ha inaugurato la sua nuova mostra «La musica nei
L'uso principale della musica, ancora sconosciuto, è iniziato dalle autorità dei campi nel 1933: si tratta di una musica «forzata», suonata su ordine delle orchestre di detenuti. Costituisce uno strumento a sé stante dei processi di ritardatura e di annientamento. Il suo secondo uso è quello fatto dai detenuti in maniera spontanea: tollerata dai responsabili dei blocchi o a volte totalmente clandestina, questa musica partecipa alle strategie di sopravvivenza psicologica e di resistenza spirituale al sistema concentrazionale.
La mostra presenta per la prima volta al pubblico numerose testimonianze, strumenti, spartiti e disegni realizzati da donne e uomini detenuti; oltre a fotografie scattate dai SS. Affronta anche alcuni casi particolari, in particolare i campi di internamento francesi trasformati in campi di transito o ancora il campo-ghetto di Theresienstadt. E soprattutto, fa sentire le musiche che hanno risuonato nel sistema concentrazionale di Dachau a Buchenwald e, più sorprendente, nei centri di uccisione di Treblinka, Majdanek, Chełmno o nel complesso di Auschwitz.
Commissariato scientifico:
Coordinamento generale:
Scenografia e museografia:
Grafica:
Ingresso gratuito al 1o piano del Memoriale della Shoah di Parigi